On 21 February 2020, the first case of Covid-19 infection was diagnosed at the Codogno hospital, 2 km from my home.
The first in Italy, Europe and the Western world.
From that day on we found ourselves inside the so-called "Red Zone", an area armored by the police.
I lived this period of isolation from the rest of Italy with my wife, my three year old daughter and my grandparents.
After the first few days of confusing news and indications, fear gave way to the idea that the virus was not a serious danger. People created aggregations, which favored the transmission of Covid-19.
The mortality rate increased in a short time and quadrupled on average over the previous year.
Over the course of the days, however, the population has undergone an important change in social behavior, limiting travel as much as possible and adopting the first forms of physical distancing. This has allowed us to reduce the number of infections and deaths within a month, allowing us to live the future with greater serenity and hope.
Today the situation in this area is continuously improving and, even now, the first red zone is considered a model to follow.
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Inside the red zone: my life in the Italian coronavirus epicentre (Series)
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AUTHOR
Marzio Toniolo è nato nel 1984 a Ponte dell'Olio (Pc). Dopo otto anni trascorsi nella provincia di Lodi si trasferisce con la famiglia in Sardegna, a Dolianova (Su), dove vivrà per più di vent'anni. Nel 2015 torna in Lombardia, dove attualmente risiede.
Laureato in Scienze della Formazione Primaria, è docente di scuola primaria e fotografo.
Autodidatta, la sua passione per la fotografia nasce in tempi relativamente recenti.
Il suo modo di scattare si è evoluto alla ricerca, forse non fondamentale, di un'identità; ma è l'elemento umano, in tutte le sue forme, ad affascinare ed essere quasi sempre presente nelle sue immagini e nella sua componente narrativa, più che antropologica: il bisogno è quello di documentare o, meglio, raccontare.
Lo fa soprattutto durante i suoi viaggi, dall'Iran agli Usa passando per i paesi dell'area balcanica e a quelli dell'ex Unione Sovietica.
Nel 2020 ha documentato per l’agenzia Reuters la vita durante i diciotto giorni di prima zona rossa per l’emergenza sanitaria da Covid-19 nella provincia di Lodi.
Il suo reportage gli è valso il Premio Internazionale Flaiano, Speciale per il Giornalismo, ricevuto a Pescara il 5 luglio 2020. Nel 2021 ha effettuato la discesa del Po a bordo di un kayak,
Nel 2020 ha documentato per l’agenzia Reuters la vita durante i diciotto giorni di prima zona rossa per l’emergenza sanitaria da Covid-19 nella provincia di Lodi.
Il suo reportage gli è valso il Premio Internazionale Flaiano, Speciale per il Giornalismo, ricevuto a Pescara il 5 luglio 2020. Nel 2021 ha effettuato la discesa del Po a bordo di un kayak,
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